Crif e Centrale Rischi di Bankitalia sono entrambi strumenti utilizzati per monitorare la solvibilità dei soggetti che richiedono finanziamenti, ma ci sono differenze fondamentali tra i due.
- Tempistica dell’inserimento delle informazioni:
- Crif: Il soggetto viene segnalato come cattivo pagatore dopo due mesi di mancato pagamento di una rata.
- Centrale Rischi Banca d’Italia: La registrazione avviene solo quando le difficoltà di pagamento sono chiaramente evidenti, solitamente con importi rilevanti e in situazioni di persistente difficoltà finanziaria.
- Tipologia di informazioni disponibili:
- Crif: Oltre ai dati sui pagamenti mancati, contiene informazioni sulle richieste di mutuo o prestito che sono state respinte. Questo consente di avere una panoramica delle richieste di finanziamento non andate a buon fine.
- Centrale Rischi Banca d’Italia: Non include i dettagli delle richieste di mutuo o prestito respinte. Si concentra principalmente sulle informazioni relative ai finanziamenti concessi e alle eventuali difficoltà nel loro rimborso.
- Scopo e utilizzo:
- Crif: Utilizzato principalmente dalle banche e dalle finanziarie per valutare il merito creditizio dei richiedenti prestiti. Fornisce una visione dettagliata della storia creditizia del soggetto, incluse eventuali richieste respinte.
- Centrale Rischi Banca d’Italia: Serve come strumento di monitoraggio del rischio sistemico a livello nazionale. È utilizzata principalmente per valutare la stabilità finanziaria del sistema bancario e meno per la valutazione del merito creditizio individuale.
Mentre entrambe le piattaforme sono essenziali per la gestione del rischio creditizio, il Crif offre un’analisi più dettagliata e specifica delle richieste di finanziamento, inclusi i tentativi non riusciti, mentre la Centrale Rischi Banca d’Italia fornisce un quadro più ampio e sistematico delle difficoltà finanziarie evidenti.
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